Fondi
Fondi
Le vicende storiche indicate sono testimoniate da una documentazione nutrita di circa 15.000 unità tra registri, buste, filze e mappe; citeremo per primo l’Archivio del Comune di Pontremoli con n. 4.608 unità che vanno dal XV sec. al 1951, di cui le serie più importanti sono:
- Statuti di Pontremoli, Calice al Cornoviglio, Madrignano e Veppo
- Ospedale di San Lazzaro (1478-1720)
- Consigli Generali della Comunità (1495-1810)
- Consigli Rurali della Comunità (1606-1771)
- Dazzaioli (1701-1807)
- Estimi (1508-1770)
- Confinazioni (1548-1847)
- Istanze (1636-1826)
- Atti civili (1609-1805)
- Atti penali (1575-1803)
- Sentenze (1618-1683)
- Processi (1580-1804)
- Tribunale di Prima Istanza (1806-1814)
- Leggi e Motupropri (1692-1849)
- Stato Civile (1799-1860)
- Le XV categorie comunali dal 1860 al 1951
Seguono le carte del Commissario poi Vicario (1695-1794).
Di notevole rilievo è l’Archivio Notarile costituito da n. 2.768 unità (1417-1900) e corredato, per la parte più antica, da un inventario settecentesco.
Questa documentazione, pervenuta alla Sezione nel 1987, in precedenza era conservata all’interno di un mobile del 1500, appositamente costruito in una sala del Palazzo comunale.
A Pontremoli l’istituzione del Collegio notarile fu sancita da un decreto del 1° ottobre 1388, emanato da Giovanni Galeazzo Visconti ed inviato al Podestà ed al Consiglio generale, col quale si approvava l’inserimento negli Statuti Pontremolesi di venticinque nuovi capitoli relativi alla formazione del Collegio stesso. Nasceva così il Collegio dei Notai di Pontremoli disciplinato da specifiche disposizioni e munito di un apposito sigillo.
L’amministrazione toscana di Pontremoli ebbe inizio nel 1650 e cessò una prima volta nel 1796, in seguito all’occupazione francese che durò fino al 1814.
Il periodo napoleonico è quindi documentato dalle carte del fondo della Sottoprefettura Francese (1796-1814).
Durante detto periodo Pontremoli fece parte in un primo tempo del Regno di Etruria, poi fu unita all’Impero nel Dipartimento del Taro e, successivamente, in quello degli Appennini.
Il periodo della Restaurazione è documentato dalle carte del Commissario Regio (1814-1849), al quale subentrò durante il periodo Borbonico la Prefettura della Lunigiana Parmense (Gennaio-Marzo 1848 e Maggio 1849-1859) e dalle carte dell’Ufficio di Acque e Strade di Lunigiana (1835-1860).
Il periodo postunitario è rappresentato invece dai seguenti archivi:
- Sottoprefettura (1859-1925)
- Ufficio Distrettuale delle Imposte Dirette (1800-1970)
- Corpo Reale del Genio Civile (1860-1865)
- Ufficio di Conciliazione (1866-1930)
- Tribunale di Pontremoli (1862-1925)
- Pretura di Pontremoli (1837-1969
- Preture di Bagnone e Mulazzo (soppresse nel 1925)
- Ospedale S.Antonio Abate di Pontremoli.
Quest’ultimo fondo inizia nel 1549 con un registro dei Censi, cui seguono: Doti (1578-1828), Lasciti (1528-1827), Contabilità (1721-1945), Corrispondenza e protocolli (1577-1950), Ospizio dei Gettatelli (1856-1940), Cartelle Cliniche (1837-1950).
Sono stati depositati inoltre, nella Sezione, le copie del Catasto Leopoldino ed alcuni archivi privati di enti e famiglie di seguito specificati.
- Archivio Asilo Razzetti
L’ente Asilo infantile e Scuola materna Domenico Razzetti venne approvato dal Consiglio comunale di Pontremoli il 02/09/1868 e fu riconosciuto con decreto n. 1317 in data 05/08/1915. Le carte vanno dal 1871 al 1976, ma durante l’ultima guerra subirono delle dispersioni.
- Archivio Colonia Ceppellini
La Colonia marino montana dott. Pietro Ceppellini, intitolata per consuetudine al suo fondatore, fu istituita nel 1910 come Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza. Eretta come Ente morale con Regio Decreto 26/03/1930, che ne approvò lo statuto organico, ebbe come scopo originario quello di accogliere e di inviare al mare o ai monti, per le cure balneari e climatiche, bambini e fanciulli riconosciuti affetti da malattie per le quali si reputavano necessarie le suddette cure (1910-1963).
- Archivio fam. Maraffi-Giuliani (1616-1940)
Pervenuto alla Sezione di Pontremoli come donazione nel 2001, l’archivio contiene corrispondenza delle due famiglie, unitamente a pratiche legali degli avvocati Girolamo e Ciro Giuliani, ed alla raccolta di perizie, disegni, appunti e relazioni dell’ing. Giuliani.
Ultimo aggiornamento
20 Maggio 2022, 08:30